Buona Santa Pasqua di Resurrezione

Preghiera per noi, per tutte e tutti: un cammino per tornare umani e restare umani. Buona Pasqua a tutte e a tutti!

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lampadadialadmicromicro13Il 6 aprile u.s. si è tenuta a Roma un’assemblea intitolata RIUNIRE I POPOLI FRANTUMATI. Questi in sintesi i contenuti: “Il grido dei popoli, il grido dei poveri, il grido della terra perchè la storia continui, nell’assemblea romana di Chiesa di tutti Chiesa dei poveri. Una lettura messianica della crisi. Le urgenze maggiori: l’unità umana, nessuno straniero; il denaro suddito, non sovrano; la Terra onorata come madre, custodita, mantenuta feconda; il ritorno del volto; disimparare l’arte della guerra”. All’inizio dei lavori è stata coralmente recitata una preghiera, coinvolgente e ricca di vitali significati. La riproponiamo fuori da quel contesto, per celebrare l’odierna domenica di Pasqua di Resurrezione.
logo-ok-chiesa-ranieroDio Vivente. Dio dai molti nomi.
Il tuo vero nome è superiore ad ogni conoscenza,
ma sei venuto a mostrarti a noi nell’uomo Gesù di Nazareth,
che è immagine visibile e trasparente dell’invisibile tuo volto.

Dio, nostro Padre e Madre,
che in molti modi, in molti tempi e luoghi,
hai parlato ai popoli tramite profeti,
manda il tuo Spirito in noi qui radunati.

Mandaci luce per vedere e intraprendere,
insieme ad ogni persona di buona volontà,
il cammino della grande necessaria impresa
che questo tempo richiede alle nostre coscienze,
con urgenza e insistenza:

un cammino per tornare umani e restare umani,
donne e uomini, vecchi e giovani, di ogni casa e paese,
e della casa comune, questo nostro pianeta;

un cammino per riunire i popoli frantumati all’interno
da un vivere feroce, come rivali e non come soci;
popoli divisi tra loro da visioni che immiseriscono
l’unica umanità, bella nella sua varietà,
immagine multipla dei tuoi molti nomi e luci;
– umanità offesa e deturpata
dal peccato di dominio, violenza e sfruttamento;
– umanità violata dalle guerre volute e progettate,
con armi studiate e vendute per erigere torri di denaro;
– umanità venduta, vittima per vittima,
sul mercato del dolore e della morte;
– umanità la cui casa comune, il pianeta,
è pericolante nel suolo e nell’aria;
– umanità divisa nella carne dell’uomo e della donna,
fatta merce e peccato, invece di onore, pace e gioia;
– umanità che nega ai giovani speranze e progetti
proponendo nichilismi e astuzie.

Oggi ti ringraziamo perché,
in questo nostro tempo profondamente turbato e pericoloso,
riconosciamo che non ci fai mancare luci sul cammino,
come è stato in modo speciale il Concilio di mezzo secolo fa,
e la sua ripresa oggi nella Chiesa
che vuole essere sinodale, fraterna,
ecumenica, operatrice di pace, assetata di giustizia e misericordia,
in cordiale solidarietà con tutta l’umanità.
in dialogo e collaborazione con tutte le religioni
e spiritualità umane.

Riconosciamo con gratitudine
che, tra le angosce e del momento presente,
Gesù Cristo ci ripete: “Ma viene un tempo ed è questo…”
in cui “adorarti in Spirito e verità” (Gv 4,23),
cioè intimamente, sinceramente e fattivamente.
Oggi ci siamo riuniti a lavorare sui
nostri compiti attuali,
aiutaci a vedere, volere e fare
ciò che è giusto e buono per amore del mondo.

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